La revisione della moto deve essere effettuata a quattro anni di distanza dalla prima immatricolazione e, in seguito, ogni due anni.
La revisione moto consiste in una serie di controlli stabiliti dalla legge che rendono idonea la moto a circolare su strada. Vediamo nel dettaglio quando scade e quando va effettuata.
Revisione moto: quando deve essere effettuata
La procedura di revisione moto viene filmata e trasmessa in tempo reale alla Motorizzazione Civile del territorio di competenza per evitare truffe. In generale la revisione deve essere fatta dopo quattro anni dalla prima immatricolazione ed entro il mese in cui è stato rilasciato il certificato di circolazione.
La revisione coinvolge:
- motocicli e ciclomotori che hanno eseguito l’ultima revisione nel 2020;
- motocicli e ciclomotori che sono stati immatricolati nel 2018
Se nella prima revisione per la scadenza si ha come riferimento il mese in cui è stato emesso il certificato di circolazione, per quelle successive, con scadenza nel biennio, bisognerà considerare il mese analogo all’ultima revisione.
Revisiono moto scaduta: le sanzioni
Ovviamente con la revisione scaduta non si può circolare secondo l’articolo 80 del Codice della Strada. Circolare senza la revisione alla moto potrebbe comportare non solo una sanzione pecuniaria si potrebbe incorrere anche in un fermo amministrativo della moto per 90 giorni.
La sanzione raddoppia nel caso in cui la revisione sia stata omessa più di una volta in relazione alle cadenze previste dalla legge o nel momento in cui si circoli con un veicolo sospeso dalla circolazione in attesa dell’esito della revisione.